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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Infrastrutture

630 milioni per le Zes, Stato-Regioni approva

La conferenza unificata delibera lo schema di decreto del ministero delle Infrastrutture. Serviranno a far funzionare un istituto che ancora non funziona. Alla Campania le risorse maggiori

(Train Photos/Flickr)

Con il via libera della Conferenza unificata Stato-Regioni, lo schema di decreto per le Zone economiche speciali riceve l'ultimo via libera per la sua trasformazione in decreto vero e proprio.

630 milioni di euro per rendere finalmente concrete le Zone economiche speciali in Italia, istituite da qualche anno ma che di fatto non hanno ancora portato i risultati sperati. Lo schema di decreto è firmato dal ministero delle Infrastrutture di concerto con quello per il Sud. L'approvazione unificata rientra in un fondo da due miliardi di euro per il potenziamento delle infrastrutture idriche e dell'approvvigionamento.

Le Zes sono in tutto otto. Le risorse principali sono state assegnate a quella della Campania, 136 milioni. Seguono le Zes Calabria (111,7 milioni), Ionica (108,1) Adriatica (83), Abruzzo (62,9), Sicilia Orientale (61,4), Sicilia Occidentale (56,8) e Sardegna (10).
 
Le risorse serviranno a una serie di interventi: ultimo miglio ferroviario; digitalizzazione; efficientamento energetico dei retroporti e delle aree industriali; rafforzamento delle infrastrutture. Tutti lavori da avviare entro il 2023 per concludersi a giugno 2026, anno di scadenza del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) da cui provengono i 630 milioni. I soggetti attuatori sono Anas, Rete Ferroviaria Italiana e le autorità di sistema portuale, che sono anche i gestori e promotori delle Zes. I commissari delle Zes dovranno anche inviare al ministero delle Infrastrutture dossier sull'impatto ambientale delle opere e campagne di inclusione professionale per giovani e donne.

«Con le intese raggiunte oggi – commenta il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini – il ministero ha quasi completato la ripartizione delle risorse del Pnrr e del Piano complementare di propria competenza. Un risultato ottenuto in tempi molto brevi grazie all'efficace collaborazione delle Regioni e degli Enti territoriali. A metà dicembre contiamo di chiudere l'operazione di allocazione dei fondi. Parallelamente, siamo impegnati a supportare gli enti attuatori nella realizzazione dei progetti. A tale scopo abbiamo creato la Pnrr Academy per formare il personale delle stazioni appaltanti e abbiamo attivato, insieme a Sogei, un innovativo sistema di monitoraggio per seguire l'intero iter degli atti amministrativi di competenza dei soggetti attuatori, così da anticipare e risolvere rapidamente eventuali criticità».

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