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21 aprile 2025, Aggiornato alle 18,23
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2013, nel Med le ultra portacontainer. L'Italia è fuori

Secondo John Trenchard, manager Apm Terminals, tra due anni il Suez vedrà transitare le unità da 18mila teu. Ma solo Turchia e Nord Africa potranno accoglierle


A partire dal 2013 il Mediterraneo inizierà ad essere solcato dalle Ultra Large Container Ships, navi portacontenitori da 18mila teu. Lo ha affermato John Trenchard, direttore per gli investimenti portuali per l'Europa e il Mediterraneo della società terminalista Apm Terminals (gruppo armatoriale A.P. Møller-Mærsk), intervenendo alla quarta edizione della Med Freight Conference tenutasi la scorsa settimana ad Istanbul.
Tutto parte dalla Turchia, spiega Trenchard, «candidato naturale per il tonnellaggio generato dai servizi Asia-Europa». Le unità verranno impiegate sulla rotta commerciale Europa-Far East che passa attraverso il canale di Suez. 
I terminal del Mare Nostrum sono dunque chiamati ad adeguarsi a questi nuovi colossi «La progettazione dei porti - ha rilevato Trenchard - dovrà riflettere i progressi compiuti nella progettazione delle navi e le loro nuove esigenze operative». La previsione del manager Apm è che entro il 2014 oltre 260 navi portacontainer della capacità di almeno 10.000 teu saranno immesse nella flotta mondiale.
Secondo Trenchard i porti più adatti ad accettare questa sfida sono proprio quelli del Nord Africa e della Turchia. «La Turchia - spiega - ha alcuni porti molto validi al servizio di un'economia in rapida espansione e qui la sfida sarà quella di sviluppare attività di livello mondiale». L'Italia è quindi tagliata fuori da questo traffico? Certamente si. Ciò non toglie che potrà ricevere indirettamente il carico attraverso collegamenti feeder. Ma è una magra consolazione.